Agata
Strumenti visivi per l’archeologia degli archivi digitali. 
Progetto per una piattaforma del Centro di Documentazione sul Progetto Grafico AIAP
―   Imagine an agate playback device 
capable of translating these million 
year long earth recordings into intelligible 
data representing all those interacting 
processes. ―   

Paul Prudence
Il progetto Agata si colloca nell’ambito della visualizzazione dati applicata alle piattaforme di archivi digitali e propone una soluzione applicativa allo specifico caso del Centro di Documentazione sul Progetto Grafico dell’associazione AIAP.

Applicazioni e piattaforme devono essere generose e mettere in gioco i significativi livelli di articolazione di un complesso archivistico fornendo, allo stesso tempo, gli strumenti per districarli e per comunicare al pubblico la multidimensionalità del dato culturale.
Occorre quindi progettare sistemi di rappresentazione che interloquiscano con i visitatori ove i curatori non possano essere presenti, fornendo i punti di accesso migliori per la comprensione di un archivio.

Le tecniche della visualizzazione delle informazioni rappresentano una possibile soluzione a queste sfide, facendo leva su diversi vantaggi offerti dal pensiero visivo.

A partire da queste riflessioni, il progetto Agata propone una serie di strumenti visivi che pongono le basi alla creazione di un “museo digitale della grafica” a supporto dell’attività di divulgazione del Cdpg e delle attività di ricerca da parte di un pubblico più ampio e meno specializzato.  

Il Cdpg Aiap è stato analizzato rispetto alla sua storia, database e utenti. Ciò ha portato a definire le peculiarità, le entità e le necessità pratiche dell’archivio.  In particolare è stato il concetto di “realtà associativa” che ha guidato nella progettazione di una interfaccia che valorizza la dimensione umana dell’archivio, sia dal punto di vista dei soggetti visualizzati che rispetto a possibili strade di partecipazione degli utenti.
Tesi Magistrale, Politecnico di Milano, A.A. 2015-2016
Relatore: Paolo Ciuccarelli
Correlatore: Prof. Francesco E. Guida
Supporto nella ricerca e sviluppo: Prof. Lorenzo Grazzani (Centro di Documentazione sul Progetto Grafico, Aiap), 
Prof. Luciana Gunetti (Politecnico di Milano), team DensityDesign Lab.
    
1. Fondi come contenitori di storie
Il primo strumento si focalizza sulla necessità di spiegare al pubblico la struttura del Cdpg e di definirne i soggetti principali ossia fondi, collezioni ed archivi. Esso si compone di una serie di rappresentazioni visive che guidano l’utente nella scoperta di ciascun fondo e ne permettono una lettura qualitativa oltre che quantitativa dei contenuti. Le ragioni alla base della forma sono di creare uno strumento elastico e potenzialmente ampliabile considerando la natura sempre in evoluzione dell’archivio.
2.  Fondi come reti sociali
Nel Cgpd sono state individuate diversi tipi di relazioni tra i fondi, sia quelli dedicati ai progettisti, nell’Archivio Storico, che tra questi e i materiali della Biblioteca (riferimenti, articoli ecc.).
Il secondo strumento ha quindi come obiettivo quello di facilitare la comprensione di queste relazioni (collaborazioni, committenti, riferimenti…) che connotano profondamente e arricchiscono il mondo della progettazione grafica. Questo strumento permette di passare dalla rappresentazione delle relazioni esistenti sino agli elementi specifici che le creano.
3.  Galleria
Oltre a fornire gli elementi classici di navigazione (ricerca, filtri e ordinamento), la galleria può diventare uno strumento di esplorazione dei contenuti orientata alla serendipità, stimolando una continua ricerca, anche ludica di materiali.
In aggiunta ai metadati archivistici descrittivi, ogni immagine presenta delle caratteristiche intrinseche che la determinano a livello grafico: i colori, i caratteri tipografici, la struttura compositiva. La galleria può essere quindi il luogo dove, queste caratteristiche visive diventano trampolini di lancio per scoprire nuove connessioni.
La tesi può essere scaricata interamente da:
― Insisto, lei sa molte cose.
È estremamente intelligente. 
Ma non crede a nulla, questo è il punto. 
È alla ricerca dell’assoluto.
Che cosa strana per un orologiaio, l’essere
alla ricerca di valori assoluti. Un uomo
che si occupa di una cosa relativa come
il tempo...Mi riesce veramente difficile
capirlo. ―

L’istituto per la regolazione degli orologi,
Tanpinar
AGATA
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AGATA

Agata is a data visualization/UI project on CDPG, a digital archive of graphic design based in Milano.

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