HAIKU
(母얌)
genere poetico nato in Giappone
intorno al XVII secolo.
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È di norma composto da tre versi che formano, comeplessivamente, 
17 more seguendo lo schema classico 5/7/5. 
Inizialmente indicato con il termine hokku (発洷), traducibile con “strofa di esordio”,
deve il suo nome al poeta giapponese Masaoka Shiki,
il quale coniò il termine verso la fine del XIX secolo,
quale forma contratta dell’espressione haikai-no-ku con il significato letterale
di “verso di un poema a carattere scherzoso.
L’haiku conobbe un fondamentale sviluppo tematico nel periodo Edo,
quando  poeti utilizzarono eslusivamente questo genere letterario
per descrivere la natura e gli accadimenti umani.
Lo haiku è un genere dai toni semplici, che elimina fronzoli lessicali e retorica.
La composizione richiede una grande sintesi di pensiero e d’immagine in
quanto il soggetto dell’haiku è spesso una scena rapida ed intensa
che descrive la natura e ne cristallizza dei particolari nel presente prossimo.
L’estrema concisione dei versi lascia spazio ad un vuoto ricco di suggestioni,
come una traccia che sta al lettore stesso completare e comprendere.
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Un regalo per mio padre che ha scritto gli Haiku e dedicato alla mia piccola nipote Marina,
che ha scelto le poesie e mi ha sapientemente giudato nell'impaginazione
con la sempicità e la purezza dei consigli che solo un bambino può dare.
Haiku
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Haiku

Impaginazione di un libello di poesie.

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