Esperidia | Agrumi in Upcycling
Esperidia deriva dai nomi esperidi ed esperidata.
Le Esperidi erano tre ninfe che, secondo la mitologia greca, proteggevano il giardino dei pomi d’oro di Era. Dal termine esperidi deriva a sua volta il termine esperidata, impiegato per indicare una famiglia olfattiva fresca, frizzante e agrumata.
Da questi due termini, nasce il nome Esperidia, un progetto sperimentale dalla forte identità siciliana, focalizzato su uno studio di economia circolare a partire dallo scarto degli agrumi.
Ad oggi, lo scarto agrumicolo equivale al 50% del prodotto consumato, circa 1 milione di tonnellate l’anno in Italia. Partendo da un’approfondita ricerca, articolata in tre fasi - ricerca storica e iconografica su ciò che era ed è oggi l’agrume, ricerca sulla storia del packaging, evidenziando le forme più comuni per gli agrumi, e ricerca sperimentale, realizzando carte riciclate e bioplastiche - il progetto si pone l’obiettivo di analizzare proprietà chimico fisiche delle scorze di agrumi, trasformandole in nuovi materiali di design.