VESUVIUS

Il progetto mira a porre lo sguardo sulla mancanza di rispetto che l’essere umano ha nei confronti del proprio pianeta e in questo caso di uno dei parchi nazionali più importanti d’Italia. Il parco nazionale del Vesuvio è raffigurato in ogni itinerario turistico dedicato alla Campania, con immagini che portano lo sguardo del turista ad ammirare la natura “incontaminata” che tale parco dovrebbe regalare. Da qui nascono due punti di analisi: in primis quel disfacimento dello sguardo “oggettivo” delle fotografie, che puntano a dichiarare una rappresentazione della realtà assoluta. Il progetto vuole oltrepassare l’immaginario che si ha di questo luogo. Il secondo punto si collega al primo e si focalizza sul mostrare la devastazione che subisce la natura con il micro inquinamento, cercando di muovere una presa di coscienza. Il concetto di “bello” dato dai panorami del Vesuvio può essere definito sia come una rappresentazione di paesaggio sublime che incanta lo spettatore per la grandezza del Vulcano, sia come bellezza pittoresca della vegetazione edenica. Tuttavia la mano dell‘uomo ha mosso la quiete del luogo. Il concetto di sublime rappresentato è perciò più vicino a una concezione contemporanea dove la sensazione di spaesamento è data dalla devastazione del luogo idilliaco. Una perdita di bellezza, una contaminazione di quel concetto di natura che si modifica costantemente con gli atti anti-ecologici dell’uomo. Il titolo del progetto in latino è un augurio al ristabilire la purezza originaria del luogo.
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