Questioning Identity
Malaga, 2019
Questioning Identity è un’installazione multimediale che si compone di un libro d’artista, una scultura ed un’opera audiovisiva. Il progetto risponde al tentativo di tradurre in immagini la ricerca dell’identità nei suoi aspetti psicologici globali, con un particolare interesse per i meccanismi di distorsione che si possono verificare nel percorso.
La ricerca nei campi della psicologia, sociologia e antropologia ha portato all’individuazione di due concetti centrali: l’autoritratto e l’abbigliamento come metafore della consapevolezza del sé e della costruzione dell’Io all’interno della società, incluse le imposizioni culturali che ne derivano. Ho scelto quindi di lavorare su miei autoritratti, sperimentando diversi metodi di distorsione dell'immagine per poi scegliere di utilizzare la rimozione digitale degli elementi del volto come elemento visivo costante.
Le immagini che ne risultano sono state stampate e raccolte in un libro d'artista realizzato in due copie.
L’ambiente dell’installazione è stato pensato come uno spazio in cui il visitatore possa entrare e trovarsi in un “safe space”: un luogo intimo dove luce e suono accompagnano la confessione dell’autrice. Qui è anche l'elemento dell'abbigliamento in quanto costruttore di consapevolezza e individualità ad essere indagato, attraverso una performance orientata anch'essa - analogamente al procedimento che ha interessato l'autoritratto - alla deformazione dell'oggetto, in questo caso un vestito. L'azione di "inchiodare" l'abito ad un pannello di legno risulta catartica, simbolo dell'abbandono della propria individualità come conosciuta fino ad allora, e punto di partenza per una nuova ricerca del sé.
Il progetto è stato realizzato nell'ambito del corso di "Producciòn y difusiòn de proyectos artìsticos" alla facoltà di Belle Arti dell'Università di Malaga.
